La Via Francigena del Sud

La Via Francigena del Sud Presentiamo il testo che descrive il percorso della Via Francigena del Sud. Il testo è ripreso dal pannello affisso dinanzi la chiesa dedicata alla S.S. Maria della Strada, situata a Piana di San Lorenzo Maggiore.

 

Itinerario principale
L’itinerario inizia da Faicchio, caratteristico borgo medievale dominato dal castello Ducale (1), e percorre la Valle del Titerno verso Massa di Faicchio. Oltre all’interesse paesaggistico raccomandiamo la visita e l’attraversamento dello splendido Ponte Fabio Massimo (2). Il percorso prosegue verso San Salvatore Telesino passano per l’Abbazia Benedettina fino alla zona archeologica dell’antica Telesia, città di origini romane, di cui si sta riportando alla luce l’anfiteatro. Le acque del Rio Grassano fanno da cornice alla strada che ci porta a Telese Terme dove possiamo visitare la Torre Longobarda e rilassarci negli stabilimenti termali.
Il tratto successivo prevede un passaggio nella zona di produzione vitivinicola di Castelvenere e segue il fondo valle fino alla chiesa di Santa Maria della Strada, accanto alla quale possiamo notare un antico ponte di epoca romana, ora in disuso. Guadiamo un corso d’acqua e riprendiamo la bella strada panoramica che conduce a Ponte, altro cento vinicolo in cui possiamo ammirare l’Abbazia di Santa Anastasia. Ci avviciniamo rapidamente a Benevento, città in cui non mancano vestigia romane, tra cui spicca l’Arco di Traiano, punto di partenza della Via Appia Traiana, ovvero del percorso francigeno verso Brindisi. Meritano una visita il Duomo e soprattutto la chiesa di Santa Sofia, dell’VIII secolo, con l’attiguo chiostro.
Imboccata la Via Appia Traiana, che nel primo tratto purtroppo è stata soppiantata dalla nuova strada statale, che non ammette alternative, l’abbandoniamo dopo qualche chilomentro, percorrendo una serie di strade secondarie che ci conducono alla scoperta di un paesaggio agricolo collinare, dolce e vario, tra vigneti, uliveti e pascoli a perdita d’occhio. Gli orizzonti sconfinati fanno sì che il principale motivo d’interesse di questa parte dell’itinerario sia paesaggistico. I due centri abitati lungo il percorso sono Paduli, che merita una piccola deviazione per visitare il Palazzo Feudale, il vanvitelliano convento di Santa Maria di Loreto e la chiesa di San Giovanni Battisca, e Buonalbergo, che dal toponimo denuncia un passato di ospitalità ai pellegrini, dove si conclude l’itinerario con il Santuario di maria SS. della Macchia.
Deviazione San Salvatore Telesino – Faicchio
Questa prima deviazione parte dalla zona archeologica dell’Antica Telesia, nel territorio di San Salvatore Telesino e, proseguendo tra campi coltivati, intervallati da piccoli boschi ci porta fino al centro storico di Puglianello, costruito intorno al Castello Baronale e più avanti verso la valle del Titerno dove è possibile scoprire i ruderi di Torre Marafi, antica abbazia longobarda. L’itinerario si conclude a Faicchio davanti al Castello Medievale.
Deviazione Castelvenere – Guardia Sanframondi
Questo itinerario di raccordo unisce Castelvenere a Guardia Sanframondi. Concatenato con il percorso rosso e con il percorso blu, esso crea un anello che consete di visionare l’area del Titerno, ammirando un panorama molto interessante e visitando le principali attrattive storiche, culturali e religiose dell’area. Percorso in bicicletta, l’itinerario diventa molto impegnativo ma di grande soddisfazione, adatto ai ciclisti più allenati e tecnicamente preparati.
Deviazione San Lorenzo Maggiore – Faicchio
Da Santa Maria della Strada imbocchiamo una ripidissima salita tra i vigneti, che conduce prima a San Lorenzo Maggiore e quindi Guardia Sanframondi, dominata dal Castello Normanno, dove possiamo visitare il Santuario dell’Assunta. Viaggiando verso ovest ci avviciniamo a Cerreto Sannita, interessante “città di fondazione”, ricostruita dopo il terremoto del 1688, in cui piccano l’Episcopio, il Seminario, la monumentale chiesa di San Martino e la Cattedrale della Ss. Trinità, oltre a numerosi palazzi nobiliari. Imboccata la valle del Titerno attraversiamo il caratteristico borgo di San Lorenzello, e dopo un bel tratto di saliscendi, arriviamo al convento di San Pasquale, dove possiamo ammirare un bel panorama sulle valli del Titerno, del Calore e su Faicchio, punto di arrivo.
Deviazione Benevento – Pietrelcina
Seguendo la strada che porta verso il Fortore si raggiunge un territorio dai colori pastello e dalle linee dolci che ne esprimono una “naturale” spiritualità. Siamo a Pietrelcina, un paese noto per la figura di Padre Pio. Spostandoci nella zona più alta raggiungiamo Piana Romana.

La Via Franchigena del Sud
 

5 Comments

  1. Valter Avogadri says:

    Mi potete dare maggiori delucidazioni in merito alle date di costruzione della via francigena del sud ?
    Grazie

  2. Salve, oggi la Via Francigena del Sud non è una vera e propria strada, è più un itinerario turistico consigliato a coloro che volessero visitare le nostre terre. Purtroppo in merito alla vecchia Via Francigena del Sud non ho informazioni.

  3. Alessia Pezzillo says:

    Non so se possa fornire qualche informazione in più, ma a questo link c’è un articolo sulla conferenza stampa che ha presentato il progetto.
    https://www.ilquaderno.it/?categoria=105&articolo=27593&sezionenotizie=29
    Non lo ritengo molto esaustivo, ma… è ciò che è disponibile

  4. PAOLO DI PAOLA says:

    Egr. Avogadri, la domanda è generica e rispondere è difficile, ma tenterò.
    La Francigena è una soltanto (non esiste quella del nord, del sud, ecc.) e da sempre conduceva ai tre principali luoghi della cristianità Roma, Santiago e Gerusalemme. I pellegrini vi arrivavano percorrendo le strade più diverse, a seconda della stagione, della situazione politica, della percorribilità e della loro temperie religiosa che li spingeva a inseguire le reliquie anche allontanandosi molto dal tracciato ideale. Il primo testo ufficiale che cita la Via Francigena o Francesca è quello che ne individua una parte a Troia in Provincia di Foggia (per saperne di più consiglio i testi del Prof. PIETRO DALENA editi da Mario Adda Edit.). Sulla ricostruzione di un tracciato il più possibile rispettoso della storia, ma compatibile con l’antropizzazione dei luoghi ci sono iniziative in corso nelle varie regioni. In particolare la Regione Lazio si è impegnata secondo un programma di recupero investendo su iniziative di associazioni attive sulla direttrice Prenestina-Latina e sull’Appia. Ultima manifestazione la Settimana delle Vie Francigene nel Lazio conclusasi a Roma il 11/10/2009.
    Nel corso del 2010 i tracciati individuati saranno segnalati e messi in sicurezza e contemporaneamente proseguirà l’opera di promozione turistica già avviata.
    Se vuole ulteriori notizie può contattarmi al mio indirizzo di posta elettronica.
    arch. Paolo Walter Di Paola

  5. siamo due pellegrini abiamo fatto la via francigena da canterbury a roma e voghliamo fare da roma otranto
    se epossibile avere informazazioni su posti per passare la notte
    AUGURI DI BUONATALE E FELICE ANNO NUOVO

Lascia un commento