Mandorla di Chelles, punto di partenza per avviare sviluppo turistico

Mandorla di Chelles, punto di partenza per avviare sviluppo turistico

Quando parliamo di turismo con molta probabilità nel nostro paese si pensa  solo a quello che io amo definire “Turismo di rientro”: in breve è quello che a San Lorenzo Maggiore avviene nel periodo estivo e in particolar modo nel mese di Agosto nel periodo della festa patronale. Proprio in questo lasso di tempo infatti, chi per svariati motivi è emigrato oltre i confini del nostro paese, ritorna per trascorrere qualche giorno in famiglia. Potremmo invertire la rotta però, cercando di valorizzare il patrimonio artistico-storico e sapendo innanzitutto che il territorio di San Lorenzo Maggiore è stato abitato sin dalla preistoria. Ne sono testimonianza i diversi ritrovamenti che nel XIX e XX secolo, sono stati fatti proprio nei territori di Limita, antico borgo che sorgeva vicino al Fiume Calore. In particolare la  famosa mandorla di Challes, ritrovata attorno al 1915, proprio nel territorio tra San Lorenzo Maggiore e Guardia Sanframondi.

Rudere, foto di Gabriele di Marzo

La  mandorla di Challes, è una scheggia di quarzite levigata dall’uomo primitivo e usata prevalentemente per squartare e scuoiare animali. Il ritrovamento della mandorla, testimonia la presenza nel suddetto territorio dell’uomo già nell’età preistorica. Attualmente è custodita nel Museo della società antropologica di Parigi. Si potrebbe pensare ad un progetto che possa mirare a riportarla a San Lorenzo Maggiore anche per un periodo di tempo limitato. Potrebbe essere un punto di partenza per affiancare al “turismo di rientro”, che poco incide sia a livello economico che di immagine, un vero e proprio flusso turistico che possa concentrarsi almeno nei fine settimana. Sarebbe necessario al contempo però, creare un percorso condiviso con i comuni limitrofi, che possa prevedere ad esempio anche la visita ai ruderi del Castello di Limata e le zone del fiume Calore, che intorno all’anno 1000, rappresentavano un grande centro commerciale e di sviluppo. Non è certo facile ne tantomeno realizzabile in tempi brevi, ma credo il nostro Paese abbia tutte le possibilità almeno per provarci.

 

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