Quattro brillanti

Cielo nuvoloso
Il giorno 4 aprile veniva tradizionalmente definito come “quattro brillanti”. Si credeva che le condizioni meteorologiche di tale giorno erano destinate a permanere per quaranta giorni
Se pioveva, quindi, il 4 di aprile, doveva piovere per quaranta giorni; se in tale giorno c’era il sole, ci sarebbero stati 40 giorni di tempo sereno. Da questa credenza deriva il detto popolare “Quàtte brillànte, giorni quaranta”.
Si ricordava anche che «marzo» aveva prestato alcuni giorni (7 giorni?) ad «aprile», forse per mitigare, emendandole, la previsioni formulate sulla base delle condizioni meteorologiche del 4 aprile.
La foto pubblicata è di Lorenzo Ferrara.

 

L’ rùcele

Cerchio di botte
L’ rùcele era costituito da un cerchio di ferro che poteva essere sia un cerchio di botte, sia l’orlo di ferro di una bacinella di rame (che si chiamava cónca)
Veniva fatto rotolare lungo le strade usando un’asta di ferro (chiamata angenètte1, cioè “piccolo uncino”) lunga circa 40 cm che portava all’estremità un uncino sagomato in modo da poter accogliere l’ rùcele in tutta la sua larghezza, così come illustrato nella figura grande in questa pagina.
Rucele
L’ rùcele poteva avere larghezza variabile: se era un cerchio di botte, era largo circa 3,5 cm, se era l’orlo di ferro delle bacinelle di rame, aveva una larghezza di circa 1,5 cm.
Usando quest’asta di ferro, era possibile spingere e guidare l’ rùcele facendolo girare verso destra o verso sinistra, anche correndo.
Questo gioco era pure un espediente per non rendere noiosi i tragitti verso i centri abitati vicini, compiuti a piedi seguendo il percorso delle strade (che venivano chiamate vìa nòve).
Si camminava o si correva facendo rotolare l’ rùcele lungo ‘l passiatùre (ossia una delle due tracce impresse dalle ruote dei carri lungo le strade ricoperte di pietre2).
Insomma l’ rùcele non era semplicemente un gioco: era un pretesto per impegnare il tempo che trascorreva per compiere il tragitto. Non raramente, si chiedeva in prestito l’ rùcele per raggiungere, a piedi, un paese vicino.
Ringraziamo Romeo Ferrara per le notizie che ci ha fornito.

 


1 Nella nostra arbitraria trascrizione della pronuncia del dialetto laurentino, la “e” si pronuncia solo se accentata (“é” chiusa come nella parola “perché” oppure “è” aperta come nella parola “cioè”).
2 Le pietre che ricoprivano le strade avevano un diametro di circa 5-7 centimetri. Le rocce venivano ridotte a queste dimensioni da operai spaccapietre – chiamati appunto spàccaprètele – che venivano pagati a cottimo, in base ai metri cubi di pietre lavorate.
Nelle tracce delle ruote dei carri – che costituivano la carreggiata – si raccoglieva la polvere formata dalle stesse ruote dei carri che lentamente, ad ogni passaggio, consumavano le pietre che costituivano il fondo stradale. Tale polvere veniva spesso raccolta ed utilizzata per creare un impasto con altro materiale da costruzione da impiegare nell’edilizia.

 

Nasce Libertà e Informazione

Nasce a San Lorenzo Maggiore Libertà e Informazione, un sito Internet per tenere informata la cittadinanza sugli aspetti politici, amministrativi e sociali del Comune.

Questa scelta è stata determinata dalla presa di coscienza che a San Lorenzo Maggiore ci sono dei problemi. Alcuni atavici, altri più o meno recenti. Ma nessuno di essi è privo di soluzione. Anzi, la convinzione alla base di questo progetto è che si possa fare molto per cambiare la situazione, partendo dalle cose semplici, per arrivare alle più complesse.

Per essere dei cittadini consapevoli e responsabili, però, è necessario essere informati. Non attraverso voci o dicerie, ma andando direttamente alle fonti. Ecco perché, attraverso questo sito, si vuole tentare di semplificare il reperimento e la distribuzione delle informazioni, mettendo insieme atti pubblici, articoli, manifesti e opinioni dei lettori.

L’auspicio è che Libertà e Informazione rappresenti l’inizio di un nuovo modo di vivere la società e la politica laurentina.

  I fondatori:

Alessia Pezzillo

Lorenzo Ferrara

Paola Pezzillo

                                                                                         https://www.libertaeinformazione.com/

 

Buonalbergo – Laurentina 1-3

Pallone
1/2/2009. Buonalbergo: La gara parte subito bene per il Buonalbergo che al 6’ sfiora la rete con una bella conclusione dal limite sinistro della porta avversaria ad opera di Mustone Massimiliano, il tiro si stampa sulla traversa.

 

Buonalbergo - Laurentina

 

La Laurentina cerca di reagire con una conclusione di Di Libero C. ma la mira è sbagliata.
All’11’ goal di Marcarelli che raccoglie un tiro respinto dal portiere. Le azioni degli ospiti si susseguono ma è il Buonalbergo a raggiungere il pareggio, azione solitaria dalla destra di Iannelli che supera Iannotti Lorenzo e conclude a rete con un tiro preciso sul palo sinistro di Ceniccola. Parte in contropiede la Laurentina che prova a riportare il risultato in vantaggio, ma ogni volta senza troppa convinzione. Finalmente al 35’ su punizione da 20m è Rossi a segnare, con precisione millimetrica piazza la palla nell’angolo destro del portiere. A centrocampo non c’è partita, Di Libero Claudio applica un pressing forsennato che consente alla Laurentina di giocare bene e mettere in condizione agli attaccanti di esprimere tutto il loro potenziale. Prima Iannotti Martin e poi Marcarelli impegnano il portiere di casa.
La ripresa inizia con gli ospiti che dettano gioco e molte sono le occasioni per segnare. Nelle sporadiche azioni di attacco del Buonalbergo gli estremi Sanzari A. Di Libero Claudio, Palladino A. e Petronzi fanno barriera e puntualmente consegnano il pallone al centrocampo guidato da Rossi. È proprio lui la pedina fondamentale dal cui piede partono le azioni significative. Ricevono palloni in continuazione gli attaccanti Iannotti Martin e Marcarelli che con veloci scambi si trovano più volte a ridosso della porta avverasaria. Purtroppo al 25’ st Iannotti Martin è costretto a lasciare il campo per infortunio ed entra Iannotti Vito. Allo scadere dei tempi regolamentari per ben due volte Marcarelli si trova da solo davanti alla porta, prima è il portiere ad avere la moglio poi, arriva il terzo goal, spettacolare tiro a girare. Ottima la prova dei giovani Mancini Angelo e Di Blasio Gianluca sempre pronti a dare il loro apporto.

 

Buonalbergo - Laurentina

 

Buonalbergo

  • 1) Baldassarre Antonio
  • 2) Antonaccio Andrea
  • 3) Cristino Antonio
  • 4) Posillico Giuseppe
  • 5) Mennitto Luca
  • 6) Greci Samuel
  • 7) Iannelli Crescenzio
  • 8) Bocchicchio Antonio
  • 9) Mustone Massimiliano
  • 10) Masella Antonio
  • 11) Panarese Alessandro

Allenatore: Mennitto Alessio
A disposizione: 12) Bovio Luigi, 13)Antonaccio Gianfranco, 14) Leone Nicola, 15) Piscitelli Salvatore, 16) Tuto Nico
Marcatori: Iannelli Crescenzio al 15′
Laurentina

  • 1) Cennicola Silvio
  • 2) Di Libero Umberto
  • 3) Iannoti Lorenzo (15′ con Mancini Angelo)
  • 4) Di Libero Claudio
  • 5) Palladino Alessandro
  • 6) Petronzi Vittorio
  • 7) Sanzari Angelo
  • 8) Di Blasio Gianluca
  • 9) Iannotti Martin (75′ con Iannotti Vito)
  • 10) Rossi Giuseppe capitano
  • 11) Marcarelli Giuseppe

Allenatore: Piccirillo Lorenzo
A disposizione: 12) Barbato Vittorio, 13) Iannotti Vito, 14) Mancini Angelo, 15) Meoli Umberto, 16) Piccirrillo Lorenzo, 17) Di Blasio Gianluca, 18) Iannotti Vito
Marcatori: Marcarelli Giuseppe al 10′ e 90′, Rossi Giuseppe al 35′ pt su punizione

 

Buonalbergo - Laurentina

 
 

Pol. San Leucio del Sannio – Laurentina 2-1

Pallone
14/12/2008. San Leucio del Sannio: La pioggia dei giorni scorsi ha reso il campo al limite della praticabilità. Le due squadre scendono in campo con l’intento di giocare a viso aperto, senza tatticismi o manovre macchinose.

 

Angelo Sanzari

 

Nei primi minuti di gioco la Laurentina detta partita a centrocampo, vuoi anche per il numero di giocatori di ruolo che ha a disposizione. Gli attaccanti Sgro’ Diego e Iannotti Martin sono ben serviti e molte volte vengono fermati, anche in modo duro, al limite dell’aria di rigore. Il gioco degli ospiti mette a dura prova il reparto difensivo del San Leucio e in più occasioni è il portiere a salvare il risultato. Unica azione fino a quel momento e su errore del reparto difensivo, Fruola Giulio segna il goal, 1-0 per i padroni di casa. Ancora la solita partita con possesso di palla e tentativi di superare l’estremo del San Leucio, ma niente da fare. Un bel calcio di punizione dal limite, del solito Iannotti Martin, sembra portare il risultato in parità ma ancora una volta il portiere si distende e respinge la palla. Poi il capitano Rossi si guadagna altri due calci di punizione da distanza ravvicinata che non cambiano il risultato. Al 30’ Petronzi Vittorio accusa dolori alla gamba ed entra il giovanissimo Mancini Angelo. Sul finire del primo tempo anocora una beffa, rigore e raddoppio del San Leucio del Sannio. Nel secondo tempo, ingresso di Meoli Umberto per Sgro’ Diego, la partita continua ad essere diretta dalla Laurentina, ma manca di concretezza. Finalmente al 65’ il capitano Giuseppe Rossi segna su rigore, e porta il risultato sul 2-1. Risultato che rimarrà invariato, con gli ospiti all’assalto della porta avversaria fino al fischio dell’arbitro. Ottimo l’esordio di Marcarelli Giuseppe ed ottima la prestazione di Di Blasio Gianluca nuovo nel ruolo di difensore.

 

Di Blasio, Pengue, Piccirillo

 

Testata
Calcio di punizione

 

Pol. San Leucio del Sannio

  • 1) Russo Angelo capitano
  • 2) Potito Antonio
  • 3) Lombardi Carmine
  • 4) Papa Marco
  • 5) Repola Tony (50’ Furno Enrico, 90’ con Pinto Luigi)
  • 6) Denisi Gianluca
  • 7) Codoi Lorenzo
  • 8) Maio Cosimo
  • 9) Moscatiello Antonio
  • 10) Zollo Vittorio
  • 11) Fruola Giulio

Allenatore: Denisi Danny
Ammonizioni: Papa Marco, Corsini Daniele
Marcatori: Fruola Giulio al 20’ e al 43’ su rigore
A disposizione: 12) Cipiello Carmine, 13) Pinto Luigi, 14) De Luca Quirino, 15) Furno Enrico, 16) Schipani Giuseppe, 17) Verdino Donato, 18) Corsini Daniele
Laurentina

  • 1) Cennicola Silvio
  • 2) Di Libero Umberto
  • 3) Iannoti Lorenzo
  • 4) Di Libero Claudio
  • 5) Petronzi Vittorio (sost. al 20’pt con Mancini Angelo, al 75’ st con Iannotti Vito)
  • 6) Di Blasio Gianluca
  • 7) Sanzari Angelo
  • 8) Marcarelli Giuseppe
  • 9) Iannotti Martin
  • 10) Rossi Giuseppe capitano
  • 11) Sgro’ Diego ( sost. al 46’ con Meoli Umberto)

Allenatore: Piccirillo Lorenzo
A disposizione: 13)Iannotti Vito , 14)Basile Francesco, 15)Mancini Angelo, 18) Meoli Umberto
Marcatori: Rossi Giuseppe al 65’ su rigore

 

Nuovo incontro per il Sinodo Diocesano

Venerdì 12 Dicembre 2008 alle ore 19:00, presso l’ex sede municipale in piazza Antinora a San Lorenzo Maggiore, si terrà un nuovo incontro del Sinodo Diocesano dei Giovani, durante il quale Don Pino Di Santo proporrà dei questionari orientativi.
Tutti i giovani sono invitati a partecipare.
Venite numerosi!

 

Processione del 1978 in onore di San Lorenzo

Pubblichiamo una foto, scattata da mio padre Lorenzo Ferrara nell’agosto del 1978, che ritrae la processione in onore di San Lorenzo Martire per le vie del centro storico laurentino.

 

Dietro il gonfalone delle offerte, sono riconoscibili don Angelo Protaro e don Antonio Ferrara che precedono di pochi passi la statua del Santo.

Cliccando sull’immagine è possibile aprire la stessa foto con dimensioni maggiori.
 

Aeroplani su San Lorenzo Maggiore

Aeroplano
Durante la seconda guerra mondiale squadriglie di aerei sorvolavano il Sannio e San Lorenzo Maggiore per raggiungere le destinazioni delle loro incursioni. Volavano in formazione di 9 aerei disposti a forma di rombo

Probabilmente erano bombardieri che andavano a colpire i loro obiettivi. Tuttavia in quei mesi del ’43 si vedevano sfrecciare in cielo anche aerei da caccia. Era frequente sentire i colpi di mitragliatrice che aeroplani nemici si scambiavano sorvolando la Valle Telesina.

Da San Lorenzo Maggiore si poté assistere alle terrificanti incursioni alleate contro Benevento. Si vedeva da lontano il fumo salire dalla città bombardata e, nel cielo sopra Benevento, le piccole nuvole di fumo provocate dallo scoppio dei proiettili dei cannoncini antiaerei che tentavano, come potevano, di ostacolare le missioni degli aerei inglesi ed americani.

Ju 87 Stuka
(L’immagine è tratta da Wikipedia – rilasciata sotto GNU Free Documentation License)

Quando veniva bombardata Napoli di notte, si vedevano i bagliori delle esplosioni dietro il massiccio del Taburno, alle spalle di Solopaca. Sempre alle spalle di Solopaca, di notte, erano visibili una mezza dozzina di fasci luminosi che scandagliavano il cielo, alla ricerca di aerei nemici in avvicinamento.

In un’occasione attraversarono il cielo aerei che si lasciavano dietro delle strisce di fumo bianco (probabilmente erano i primi aerei a reazione). Tra la popolazione si diffuse il panico perché si pensava che quegli aerei stessero buttando il gas per colpire la popolazione civile.

Accadde che un aereo inglese precipitò sul monte che si trova a nord-ovest di San Lupo, chiamato “la Crucélla”. Un gruppo di persone si avviò lungo le pendici del monte e si diresse verso l’aereo per catturare i nemici. Fu trovato un solo inglese superstite, ferito. Fu consegnato alle autorità militari dell’epoca.

Ringraziamo Romeo Ferrara per averci raccontato ciò che ricorda di quel periodo.

 

Laurentina – Foglianise 4-2

Pallone
23/11/2008. San Lorenzo Maggiore: Finalmente è arrivata la prima vittoria per la Laurentina. Questa volta la squadra di casa è scesa in campo con l’intenzione di fare risultato e dimostrare le proprie qualità.

 

Laurentina

 

I ragazzi di mister Piccirillo dopo il fischio d’inizio giocano a studiare l’avversario. Il centrocampo laurentino ha riacquistato il capitano Rossi Giuseppe; il gran ritorno, dopo un grave infortunio nella passata stagione. A guardare bene questa nuova presenza porta gioco e forza alla squadra, infatti su punizione guadagnata da Iannotti Martin, il numero 10 Laurentino segna il primo goal, è il minuto 19esimo. Gli avversari tentano più volte di andare al tiro, senza preoccupare Ceniccola. Su lancio di Sgrò è proprio Iannotti Martin che entra in area e costringe l’avversario a toccare la palla con la mano, è rigore, ma questa volta il palo sinistro respinge la palla, occasione sprecata. Il centrocampo del Foglianise gioca deciso, palla a terra e passaggi stretti; mette in difficoltà la Laurentina e su calcio di punizione segna al minuto 23’. Poi raddoppia al 41’ su autorete di Basile. Nella ripresa i locali devono spingere per recuperare lo svantaggio, passaggio di Petronzi e giravolta di Sgrò, è l’incrocio dei pali a salvare Martone. Al 53’ su passaggio di Sgro’ Petronzi pareggia. Ancora pochi minuti e gran lancio di Rossi che raggiunge Iannotti e dopo aver saltato due avversari segna di esterno destro, 3-2. Tutto ora è più semplice, il reparto difensivo contiene l’attacco del Foglianise grazie ad un ottimo Palladino e Sanzari Angelo e in contropiede arriva il quarto goal di Sgrò Diego. Finisce la partita con l’espulsione del capitano e del portiere-allenatore del Foglianise. Il Presidente è contento e ringrazia tutta la squadra per l’ottima vittoria.

 

Rossi Giuseppe, Capitano
Sgrò e Palladino

 

Arbitro: nd
Spettatori: 50 circa
Laurentina

  • 1) Ceniccola Silvio
  • 2) Basile Francesco
  • 3) Iannotti Lorenzo
  • 4) Sanzari Angelo
  • 5) Palladino Alessandro
  • 6) Di Blasio Gianluca sost. al 70’con Nardone Simone
  • 7) Meoli Umberto sost. al 30’con Mancini Angelo
  • 8) Petronzi Vittorio sost. al 85’con Sgro’ Emiliano
  • 9) Iannotti Martin
  • 10) Rossi Giuseppe capitano
  • 11) Sgrò Diego

Allenatore: Piccirillo Lorenzo
Ammoniti: Iannotti Martin, Meoli Umberto, Mancini Angelo
Marcatori: Rossi Giuseppe 19’, Petronzi Vittorio 53’, 57’ Iannotti Martin, Sgro’ Diego 75’
A disposizione: 12) Barbato Vittorio, 13) Mancini Angelo, 14) Sgro’ Emiliano, 15) Nardone Simone
Foglianise

  • 1) Martone Leo
  • 2) Maioli Massimo sost. al 83’ con Russo Simone
  • 3) Cutillo Antonio
  • 4) Fusco Sergio
  • 5) Pedicini Francesco capitano
  • 6) Rapuano Mauro
  • 7) Zotti Luca
  • 8) Pastore Fabio
  • 9) Bianco Carmine sost. al 65’ con Vetrone Costantin
  • 10) Izzo Pietro
  • 11) Matisi Rosario sost. al 51’ con Russo Angelo

Allenatore: nd
Ammoniti: Fusco Sergio
Espulsi: Pedicini Francesco, Martone Leo
Marcatori: Izzo Pietro 23’, Matisi Rosario 41’
A disposizione: 12) D’Onofrio Emilio, 13) Pastore Giuseppe, 14) Marcarelli Giuseppe, 15) Vetrone Costantino, 16) Russo Simone, 17) Tassone Donato, 18) Caporaso Michelangelo

 

R’ Strummele

Strummele
R’ strummele era una trottola in legno che veniva fatta girare tirando con forza un filo avvolto intorno ad essa.

Suoi elementi caratteristici erano la “pappa” cioè la parte superiore, tondeggiante, e la “freccia”, ossia la punta di metallo che si trovava nella parte inferiore, che faceva perno sul terreno e permetteva allo strùmmele di girare.

La pappa e la freccia

Il gioco consisteva nell’attorcigliare uno spago intorno allo strùmmele e lanciarlo di un paio di metri in avanti tirando con forza lo spago. Svolgendosi velocemente, lo spago imprimeva allo strùmmele un movimento rotatorio che consentiva all’oggetto, una volta caduto a terra, di tenere l’equilibrio girando velocemente sulla “freccia”.

Strummele

Erano stati elaborati, tuttavia, strutture di gioco più complesse che permettevano a più persone di confrontarsi nel lancio dello strùmmele. In particolare a Largo di Corte si usava allestire delle vere e proprie arene in cui i ragazzi – ma anche gli adulti – si cimentavano nel gioco. Si tracciava sul terreno un cerchio e si tirava a sorte tra i partecipanti al gioco: chi aveva la sfortuna di essere sorteggiato, doveva porre il proprio strùmmele al centro del cerchio.
Gli altri concorrenti lanciavano a loro volta i loro strùmmele tentando di centrare lo strùmmele al centro del cerchio e di conficcare in esso la “freccia” per spaccarlo.
Vinceva chi riusciva a centrare lo strùmmele-bersaglio posizionato al centro del cerchio.
Alcuni appassionati del gioco, per il timore di venire sorteggiati e di vedersi lo strùmmele spaccato da qualche freccia avversaria, lo corazzavano con una lamina di stagno che veniva posta sulla pappa (anche inchiodata) e che serviva – appunto – per evitare che le frecce degli altri strùmmele potessero conficcarsi.